Dalla fondazione della società nel 1920 fino al campionato 1992-1993, con poche interruzioni all’inizio di questo arco di tempo ma poi con costanza dagli anni 1950 in poi, nelle maglie da gioco figurava solamente lo scudetto con i quattro mori pur esistendo già degli stemmi ufficiali della società, rarità per il calcio italiano. Nel corso degli anni il settore giovanile è stato inoltre responsabile della formazione di molti giocatori che successivamente hanno calcato i campi della Serie A come Alfredo Donnarumma, Norbert Gyömbér futuro nazionale e giocatore della Roma, Fabio Sciacca convocato in nazionale Under 20 e Bruno Petković, nazionale croato. Sei capitoli (uno per ogni colore della maglia) che portano per mano il lettore nella storia del club e di quelli che lo hanno preceduto attraverso le casacche indossati da giocatori e portieri, cercando di raffigurarle tutte fotografandole, illustrandole e arricchendo il tutto con moltissime fotografie che ritraggono i protagonisti che l’hanno vestita in una carrellata amarcord che non può lasciare insensibile il tifoso sampdoriano. Semplicità e dettagli curati poi certo, poterla affidare a giocatori come Bellingham, Vini, Kroos e Modric fa il resto… Ottimo esempio anche la terza maglia del Bayern Monaco 23/24, color bianco sporco con dettagli bordeaux.
Il colletto e le maniche sono arricchiti da dettagli in blu. Nel marzo 2024 viene presentata la nuova maglia per il campionato d’Europa 2024, che vede in particolare il rirorno al classico pantaloncino bianco, e le tipiche tre strisce dello sponsor tecnico Adidas sulle maniche tricolori in onore alla bandiera italiana. Nella ricca introduzione storica l’autore ha voluto mettere i puntini sulle i su molti punti su cui non si è ancora approfondito abbastanza: la Sampierdarenese 1891 come club più antico di Genova, la nascita del calcio in Italia avvenuta a Torino, il primo campionato vinto dall’Udinese, la prima partita di football a Genova giocata dal Liguria (che poi confluì nella Sampierdarenese), maglie da calcio 2025 gli «scudetti» dell’Andrea Doria. Il colletto e e le strisce sulle spalle bianche completano un look elegante e grintoso. La prima maglia è a strisce verticali bianco-celesti con pantaloncini bianchi. Nel 1931 la squadra bissa il secondo posto dell’anno precedente dopo essere stata prima per lungo tempo e avere ceduto solo all’Empoli. Il 1912 è anche l’anno in cui si costituì il comitato promotore per la costruzione di un «grandioso stadio perugino»: difatti il capoluogo ancora non disponeva di un vero e proprio impianto sportivo, tanto che le gare e gli allenamenti delle squadre calcistiche si svolgevano alla bell’e meglio al campo di Piazza d’armi – il cosiddetto Piazzone della città, poi divenuto l’odierna piazza Partigiani -, che veniva pionieristicamente segnato col gesso.
Silvio Piola, inaugurato il 18 gennaio 1976 in seguito all’abbandono del precedente stadio Comunale di via Alcarotti. Nel gennaio 2004 Semb fu rimpiazzato da Åge Hareide, reduce dalla vittoria del campionato alla guida del Rosenborg. Il sesto e ultimo capitolo è «Dal 2004 ad oggi: Kappa secondo atto, Joma e Macron», con il ritorno dell’azienda torinese come sponsor tecnico e il periodo delle famosissime Kombat, il quinquennio di Joma e l’avvento di Macron. Invece, quest’anno, con la Lazio il brand giapponese ha messo a segno un elegante trittico, celebrativo dei 50 anni dal primo scudetto (1973/74). La perla – a nostro parere – è la terza divisa bianca, impreziosita da dettagli classicheggianti sul corpo maglia e su girocollo e orli delle maniche. Tale schema rimase praticamente immutato per i primi trentacinque anni di storia del club, derogando solo in rare occasioni: tra le poche, si segnala quanto accadde nel corso della stagione di Serie B 1979-1980, quando la Sampdoria usò in alcune partite un’inedita composizione della muta, composta dalla classica maglia blucerchiata con calzoncini e calzettoni di colore nero.
Per la storia blucerchiata, è un periodo di discesa dai fasti del passato agli inferi della Serie B, con la risalita del team di Novellino nella massima categoria. Esclusione precoce anche dalla Coppa Mitropa, maturata agli ottavi di finale per mano degli jugoslavi dell’Hajduk Spalato. 1997 e nel 2003 agli ottavi di finale. In coppa, fu eliminato proprio dai ducali (ritrovati negli ottavi di finale): l’allenatore emiliano era Sacchi, già prenotato dalla dirigenza per la stagione seguente. Il 2023 è stato anche un grandissimo anno per le maglie celebrative o limited edition, con un ritorno importante dello stile vintage. L’anno 2024 si preannuncia entusiasmante per gli appassionati di calcio non solo per le competizioni sportive, ma anche per le straordinarie maglie che i club e le nazionali di tutto il mondo stanno lanciando. Esemplare in questo senso la speciale maglia del Celtic che festeggia i 120 anni dalla prima divisa a righe orizzontali biancoverdi del club di Glasgow.
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