Il primo sponsor sulle maglie di calcio

Ⓤ Oltre al calcio giocato quali altri aspetti di questo sport l’hanno attratta? Venne creato, quindi, il nuovo stemma ufficiale: un ovale azzurro contornato d’oro, con, al centro, un cavallo inalberato e rivoltato – riprodotto in argento o in oro, a seconda delle varianti dell’emblema – posto su un pallone da calcio d’oro e con le iniziali ACN, sempre in oro, disposte ad altezze sfalsate, rispettivamente, sulla coda, sulla testa e sotto gli zoccoli delle zampe anteriori della figura equestre. Quella dell’Italia, in una tonalità più »fredda» del solito – magari per adeguarsi alle atmosfere di Azzurro Tenebra di Giovanni Arpino, dato alle stampe giusto un anno prima – risentì del peso della tradizione e del ricordo del »Partido del Siglo» di Città del Messico e della vittoria degli Europei del 1968. Quindi girocollo, scudetto tricolore sul petto e gli innovativi caratteri numerici di adidas come unico elemento di modernità. Se poi, ti perdi o quasi anche il fallo laterale che diventerà poi il gol del vantaggio – Mancini ha dato del pollo a Ranocchia, per lo stesso motivo – allora vuoi proprio che nessuno più veda neanche il Torneo di Viareggio sui tuoi canali. Il migliore, poi, la Rai lo ha in radio, Francesco Repice, ma lo tengono lì.

Ma è troppo poco per costringersi a guardare il calcio sulla Rai. Poco prima della cattura di Bruno Buozzi (avvenuta il 13 aprile 1944), prima maglia napoli il comunista Giorgio Amendola registrò quello che risulta essere l’ultimo parere politico espresso dal vecchio riformista prima della sua morte. La squadra ha iniziato a partecipare ai campionati regionali e ha rapidamente dimostrato di essere una forza da non sottovalutare. E nel corso della serata è stato proiettato il docufilm dal titolo “Volevo essere Imbriani”, di Umberto Rinaldi per Hitch2 Produzioni, la storia e il ricordo del compianto Carmelo Imbriani, ex calciatore di Napoli e Benevento. Però il ricordo è quello di redazioni e registi e operatori ben più preparati e attenti. Impossibile tralasciare dalla lista delle maglie da collezione la storica divisa biancoceleste della stagione 1973/1974. Un vero e proprio pezzo di nostalgia calcistica, questa maglia si distingue per la sua semplicità e il colore celeste dominante, priva di eccessivi dettagli che, al contrario, mettono in risalto la sua autenticità e raffinatezza.

Una maglia del Psg dalla finale della Coppa di Francia del 1982 (o la maglia del PSG del 1981 di Daniel Hechter) a una maglia dell’OM , una maglia dell’OL o persino una maglia dell’RC Lens , il nostro negozio online è pieno di magliette da calcio che aspettano solo una cosa: unisciti alla tua collezione di costumi da bagno. Ma alla fantasia non c’è mai limite, così con Franco Bochicchio, uno dei vignettisti sportivi più famosi di sempre, sta lavorando per riprodurre su una maglia la tripletta di Paolo Rossi al Brasile nel Mundial ’82. «Il calcio resta uno dei palcoscenici più visibili del mondo, e siamo contenti del fatto che ogni singolo giocatore sarà un segno tangibile del messaggio di speranza e rinascita che serve ora alla città» ha dichiarato il presidente della Regione Giovanni Toti. In campo ciclistico si dà vita al settore organizzativo, riprendendo la Coppa Vigorelli assurta a classica dei dilettanti, come gara di apertura stagionale. Terzo turno in Coppa Italia Dilettanti-Piemonte Valle d’Aosta. Nonostante sia “solo” la Coppa Italia e pur non essendo Napoli-Inter un match che passerà alla storia di questo sport, si deve a questo spettacolo che tanti amano un rispetto minimo.

Cosa è successo nell’ultimo quarto di finale di Coppa Italia giocato al San Paolo? Ciononostante non ammetterò mai di aver indossato la maglia davanti al PC in occasione di una finale virtuale di Coppa di Germania. Ma era Beto. L’unica cosa che legava i due era la maglia azzurra e la nazionalità brasiliana. I due motivi stilistici più ricorrenti nelle uniformi di cortesia del club: la fascia, qui nell’annata 1965-1966 (a sinistra), e la sbarra, qui nella stagione 2011-2012 (a destra), entrambe richiamanti i colori sociali nerazzurri. NAPOLI (casa) – ufficiale – «Da Napoli al mondo», è questo lo slogan con cui il club ha annunciato (e svelato) prima e seconda maglia della prossima stagione. Il Foggia esordì nel campionato di seconda divisione il 9 settembre 1922: l’annata 2019-2020 è dunque la sua 96ª stagione sportiva. Fondata nel 1925, è oggi la 53ª squadra italiana per tradizione sportiva. Una maglietta venduta ogni sessanta secondi nel solo negozio di Milano, l’attesa per la presentazione di lunedì, le speculazioni sulla nuova «reggia» del re portoghese.

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