Prima le bocce, poi dal 2011 il calcio integrato in collaborazione con il Csi e il Cip, quindi anche il basket. Chi ha preso una maglia dell’Italia prima del 2006 e l’ha tenuta come si deve negli ultimi 15 anni, ha in armadio sicuramente qualcosa che ha aumentato valore rispetto all’acquisto iniziale ed è imparagonabile rispetto a una maglia comprata dopo la vittoria. In alcuni rari casi, come per esempio negli Stati Uniti, non esiste un sistema di promozione/retrocessione (automatica o tramite play-off/play-out) tra le varie divisioni, ma rimane utilizzato il sistema «chiuso». Come da tradizione, per il calcio la Nuova Zelanda “inverte” i colori che l’hanno resa celebre nel mondo del rugby: il completo home è bianco, mentre il nero è relegato al kit da trasferta. Oltre a queste scuole pubbliche, è attiva una scuola dell’infanzia gestita dalle suore domenicane dello Spirito Santo, mentre le suore Orsoline di San Girolamo gestiscono una scuola dell’infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado parificate. Carbonia Calcio, che nella stagione 2020-2021 milita in Serie D e che ha all’attivo varie stagioni in Serie C. Il miglior risultato conseguito dalla squadra biancoblu è il terzo posto in Serie C 1955-1956, a un punto dalle squadre promosse in Serie B. La seconda squadra cittadina è invece l’AC Cortoghiana, rappresentante l’omonima frazione e militante stabilmente nel campionato di Promozione sardo da alcuni anni.
Sino al 1974 Carbonia era attraversata anche da un’altra ferrovia, la San Giovanni Suergiu-Iglesias, gestita dalle Ferrovie Meridionali Sarde, che permetteva di raggiungere in treno dalla città Iglesias e i comuni dell’isola di Sant’Antioco. Alberto La Marmora, Itinerario dell’isola di Sardegna (PDF), a cura di Maria Grazia Longhi, vol. Francesco Floris (a cura di), La Grande Enciclopedia della Sardegna – 2° volume (PDF), Sassari, Editoriale La Nuova Sardegna, 2007, pp. Giustizia e Verità. Gli scritti inediti di Paolo Borsellino, a cura di Giorgio Bongiovanni, Ed. 0-3 omologato dalla giustizia sportiva. Mai dire Iene univa le rubriche tradizionali de Le Iene (ovviamente commentate fuori campo dalla Gialappa’s) con gli ingredienti umoristici di Mai dire Domenica (in particolare quelli curati da Forest e dal mago-iena Marco Berry). Cittadella sportiva: compresa tra via Balilla e via dello Sport, comprende campi da tennis, una pista da hockey, un campo da calcio a 5 in sintetico, un campo multifunzionale, un pattinodromo oltre al campo Dettori. Campo comunale Giuseppe Dettori: utilizzato per atletica, rugby e calcio (in più occasioni ha ospitato le partite casalinghe del Carbonia quando lo stadio Zoboli non era disponibile), è sede del memorial Mirko Masala, meeting a livello regionale e nazionale di atletica leggera.
Persino il Palazzo Comunale e la chiesa di San Ponziano (la prima e più importante parrocchia della città) appartenevano alla società A.Ca.I., alla quale veniva pagato, addirittura, un affitto seppur simbolico di poche lire. Poco prima della ripresa delle attività agonistiche, la società raggiunge un accordo con il Comune di Trieste e la Triestina per la disputa delle restanti gare interne della stagione allo stadio Nereo Rocco e contestuale risoluzione anticipata della convenzione stipulata con l’Udinese per l’utilizzo dello stadio Friuli. Museo etnografico delle «attività agro-pastorali in Sardegna»: raccolta di diversi materiali del mondo rurale sardo presso l’hotel-ristorante “Tanit” a Sirai. Centro di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie energetiche pulite: localizzato nell’ex magazzino materiali della miniera di Serbariu, nasce da un accordo di partenariato fra l’amministrazione comunale e la Sotacarbo SpA, con un primo progetto di ricerca riguardante le tecnologie dell’idrogeno. Tutto questa situazione influisce non poco su un normale sviluppo edilizio ed economico di questa città, che si sta battendo perché la maggior parte del patrimonio immobiliare, presente nel comune carboniense, sia affrancato e restituito alla sua comunità. Data l’unicità della maglia grigia nel panorama calcistico la seconda divisa risulta ben poco utilizzata dalla società; nella stagione 2007-2008, per esempio, non venne neppure presentata, e i calciatori disputarono tutte le gare in maglia grigia alternando, all’occorrenza, i pantaloncini grigi o neri.
La maglia home è verde, quella away è bianca e poi c’è una terza maglia rossa. Nel 2018, in virtù delle sue buone prestazioni con il Metz, viene convocato per i Mondiali di Russia, partecipando dunque per la terza volta in carriera ad un Mondiale. La maglia Home dell’Italia è divisa in quarti, ad omaggiare i quattro titoli mondiali vinti in passato, ed è caratterizzata dal tessuto Ultraweave e dalla tecnologia DryCell per una massima traspirazione che la rende la più leggera e confortevole mai realizzata dall’azienda tedesca. Sotto le maniche vengono introdotte delle sfumature navy, che nel gergo comune verranno poi definite “effetto sudore”, il che indica già il livello di alta classe della maglia. In breve la maglia della Nigeria è diventato un must-have per tutti gli appassionati con quel fantastico impatto visivo – già oggi possiamo definirla una “classica” tra le divise da calcio. Il nome e il numero su maglia e calzoncini sono di colore blu. Il capoluogo regionale dista 68 km e i tempi di percorrenza oscillano tra i 55 e gli 80 minuti, a seconda che i treni siano diretti o meno (nel secondo caso a Villamassargia si ha la coincidenza col treno per Cagliari) e dal numero di fermate intermedie.