Pur condividendo il medesimo territorio d’origine, fino al 2001 non era mai esistita una reale competizione fra i due club: gli scaligeri erano il baluardo attorno al quale era ruotato per quasi tutto il XX secolo il calcio veronese, mentre quella clivense era una piccola realtà di quartiere che fin lì non aveva mai avuto significative esperienze nelle categorie nazionali. Altra rivalità molto nota è quella con i tifosi dell’Ascoli causa scontri con gli scaligeri in un incontro amichevole nella capitale picena. Un gemellaggio molto sentito, uno tra i primi nella storia del calcio italiano. Poi vi è un gemellaggio con la Triestina che risale agli anni 1970 ed è molto sentito da entrambe le tifoserie, a causa delle forti convergenze delle due curve. Ternana, del Livorno, del Bologna e del Modena a causa di rivalità sportive che risalgono all’alba del calcio in Italia e anche per via delle visioni politiche totalmente opposte di una parte delle tifoserie; sono ostili anche i rapporti con le tifoserie dell’Udinese, per via dell’amicizia che lega triestini e veronesi e i bianconeri con i vicentini, della Roma, per via dell’amicizia «politica» che lega veronesi e laziali e del Pescara per via del gemellaggio che lega gli abruzzesi ai vicentini.
Sono pessimi anche i rapporti con i sostenitori di Milan (a cui il Verona costa 2 scudetti nel 1973 e nel 1990), Inter (ex gemellaggio interrotto bruscamente nel 2001 a causa di dissidi tra le due fazioni) e Juventus (rivalità condivisa con molte altre formazioni della penisola, dalle origini antiche). Prima bisogna maritare la Mena, e la Lia, quando sarà grande anche lei. Ma bisogna essere realisti e capire fin d’ora che se si vuole andare in Champions il prossimo anno bisogna dare una sferzata all’ambiente. Un’altra importante differenza con il sistema americano è la possibilità di essere promossi o retrocessi di divisione. Alla fusione con la Bentegodi, avvenuta all’inizio del campionato di Divisione Nazionale 1928-1929, il campo di Borgo Venezia viene abbandonato dal Verona perché il Comune, dopo aver completamente ristrutturato il vecchio campo di piazza Cittadella lo trasforma nello «Stadio Bentegodi» usufruendo delle facilitazioni finanziarie definite dalla legge per la realizzazione dei campi sportivi del Littorio. L’Annuario del Football 1914-15 ha raccolto i dati prima dell’inizio della stagione sportiva e non riporta il passaggio al nuovo campo inaugurato a novembre.
Inizio stagione da record. Di seguito i record presenze e marcature dei giocatori del Verona dall’anno di fondazione a oggi in ogni competizione ufficiale, magliette calcio poco prezzo coppe incluse. Lo stesso argomento in dettaglio: Statistiche e record dell’Hellas Verona Football Club. Lo stesso argomento in dettaglio: Tifoseria dell’Hellas Verona Football Club. Categoria:Presidenti dell’Hellas Verona F.C.. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Calciatori dell’Hellas Verona F.C.. Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dell’Hellas Verona F.C. Lo scioglimento delle Brigate non intaccò minimamente la passione e l’entusiasmo dei tifosi gialloblù che rimangono ad applaudire la squadra anche dopo la retrocessione in Serie C1 del 2007. In quell’occasione per tutta la durata dei festeggiamenti dei tifosi e dei giocatori dello Spezia (risultati vincitori nel doppio confronto) la Curva dell’Hellas rimane piena, a intonare cori di sostegno e di appartenenza. Altri importanti piazzamenti si hanno nella Serie B 1956-1957, nella Serie B 1981-1982 e nella Serie B 1998-1999, dove la squadra veronese conquista il campionato di Serie B e viene promossa. La stagione 2012-2013 ha visto il Frosinone disputare il campionato di Lega Pro Prima Divisione, nel girone B. Sulla panchina è chiamato Roberto Stellone, promosso come allenatore della prima squadra dopo aver vinto con la squadra dei Berretti il titolo nazionale, nella stagione precedente.
1994 – Al termine della stagione il Potenza Calcio S.r.l. Il primo successo arriva comunque in Coppa Svizzera, conquistata ai supplementari nella finale della stagione 1991-1992 ai danni del Berna per 1-0 sul campo di Baden. Passato sotto la guida di Sebastião Lazaroni, il Brasile uscì agli ottavi di finale del campionato del mondo 1990 contro l’Argentina, poi fu Paulo Roberto Falcão ad assumere le redini della squadra, traghettata al secondo posto nella Coppa America 1991 giocata in Cile. Perde la finale dei play-off regionali contro il Pro Settimo & Eureka. 1970 quando ad alcuni membri delle Brigate è concesso di esporre il loro striscione nella temuta Shed dei tifosi londinesi. Dall’autoscioglimento delle Brigate iniziò un periodo di sbando per la curva scaligera. In seguito al ripetersi di incidenti e di tafferugli con l’intromissione sempre più insistente delle forze dell’ordine, il gruppo delle Brigate decide di sciogliersi il 14 novembre 1991 e passa il testimone alla Curva Sud.
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